I was always fascinated by the kind of stories in which people who are stuck on a desert mountain have to eat the dead bodies of their friends who didn’t survive.
ITA Mi hanno sempre affascinato le storie in cui le persone bloccate su una montagna deserta devono mangiare i corpi morti dei loro amici che non sono sopravvissuti. Seguendo questa immagine, scavo nelle mie paure e fantasie e, lì, trovo il bisogno di imparare a sopravvivere con gli avanzi della morte. Questo mi porta a questa riflessione: La rottura dei tabù diventa un passo obbligato per la sopravvivenza in un contesto apocalittico. Possiamo dire che stiamo vivendo in un'epoca apocalittica? Con questa immagine in mente, cerco di decostruire alcuni di questi tabù quando ne ho l'energia. Questo mi porta a chiedermi quali siano i confini della mia etica. Come si può sopravvivere senza danneggiare inutilmente gli altri?Alcuni tabù ci impediscono di trovare percorsi di sostenibilità?Fino a che punto è etico spingersi in questa ricerca? L'eccesso di violenza può derivare dai codici morali. Soprattutto da quelli costruiti da uomini violenti. In questo mondo in cui la violenza, l'avidità, l'accumulo di ricchezza e il comfort sono stati scelti al posto dell'empatia, della sensibilità, del benessere condiviso e della consapevolezza dell'interdipendenza, come si può trovare quali tabù servono alla sacralità della vita e quali invece sono strumenti di alienazione dei più affinché i potenti, i ricchi e i violenti possano prosperare?
Installazione di candele di Beatrice Zerbato
Un caloroso ringraziamento alla mia preziosa collaboratrice Beatrice Zerbato e alla comunità incredibilmente affettuosa e accogliente di Posto Segreto, senza la quale questo progetto non sarebbe stato possibile.
Following this image, I dig in my fears and fantasies and, there, I find a need to learn how to survive with the leftovers of death. It leads me to this thought: Breaking taboos becomes an obligated step for survival in an apocalyptic context. Could we say we are living in an apocalyptic era? This image in mind, I try to deconstruct some of them taboos when I have the energy. It leads me to questioning what are the boundaries of my ethics. How can one survive without unnecessarily harming others? Are some taboos stopping us from finding paths to sustainability?How far is it ethical to go in this search? Excessive violence can arise from moral codes. Especially from those that were built by violent men. In this world where violence, greediness, accumulation of wealth and comfort have been chosen over empathy, sensitivity, shared well being and consciousness of the interdependency, how can one find which taboos serve the sacredness of life and which ones are the tools of alienation of most so the powerful, wealthy and violent can thrive?
Candles installation by Beatrix Zerbato
A very warm thanks to my precious collaborator Beatrice Zerbato and the amazingly loving and welcoming community of Posto Segreto without whom this project wouldn't have been possible.
I was always fascinated by the kind of stories in which people who are stuck on a desert mountain have to eat the dead bodies of their friends who didn’t survive.
Following this image, I dig in my fears and fantasies and, there, I find a need to learn how to survive with the leftovers of death. It leads me to this thought: Breaking taboos becomes an obligated step for survival in an apocalyptic context. Could we say we are living in an apocalyptic era? This image in mind, I try to deconstruct some of them taboos when I have the energy. It leads me to questioning what are the boundaries of my ethics. How can one survive without unnecessarily harming others? Are some taboos stopping us from finding paths to sustainability?How far is it ethical to go in this search? Excessive violence can arise from moral codes. Especially from those that were built by violent men. In this world where violence, greediness, accumulation of wealth and comfort have been chosen over empathy, sensitivity, shared well being and consciousness of the interdependency, how can one find which taboos serve the sacredness of life and which ones are the tools of alienation of most so the powerful, wealthy and violent can thrive?
Candles installation by Beatrix Zerbato
A very warm thanks to my precious collaborator Beatrice Zerbato and the amazingly loving and welcoming community of Posto Segreto without whom this project wouldn't have been possible.
ITA Mi hanno sempre affascinato le storie in cui le persone bloccate su una montagna deserta devono mangiare i corpi morti dei loro amici che non sono sopravvissuti. Seguendo questa immagine, scavo nelle mie paure e fantasie e, lì, trovo il bisogno di imparare a sopravvivere con gli avanzi della morte. Questo mi porta a questa riflessione: La rottura dei tabù diventa un passo obbligato per la sopravvivenza in un contesto apocalittico. Possiamo dire che stiamo vivendo in un'epoca apocalittica? Con questa immagine in mente, cerco di decostruire alcuni di questi tabù quando ne ho l'energia. Questo mi porta a chiedermi quali siano i confini della mia etica. Come si può sopravvivere senza danneggiare inutilmente gli altri?Alcuni tabù ci impediscono di trovare percorsi di sostenibilità?Fino a che punto è etico spingersi in questa ricerca? L'eccesso di violenza può derivare dai codici morali. Soprattutto da quelli costruiti da uomini violenti. In questo mondo in cui la violenza, l'avidità, l'accumulo di ricchezza e il comfort sono stati scelti al posto dell'empatia, della sensibilità, del benessere condiviso e della consapevolezza dell'interdipendenza, come si può trovare quali tabù servono alla sacralità della vita e quali invece sono strumenti di alienazione dei più affinché i potenti, i ricchi e i violenti possano prosperare?
Installazione di candele di Beatrice Zerbato
Un caloroso ringraziamento alla mia preziosa collaboratrice Beatrice Zerbato e alla comunità incredibilmente affettuosa e accogliente di Posto Segreto, senza la quale questo progetto non sarebbe stato possibile.